L’ansia è uno stato emotivo stressante e spiacevole di malessere e nervosismo, provato di fronte a una sensazione di minaccia reale o figurata. È una risposta normale e innata di attivazione, caratterizzata da un aumento della vigilanza e dell’attenzione con lo scopo di prepararci ad affrontare il pericolo percepito predisponendoci a una risposta di attacco o fuga.

L’ansia è una risposta fisiologica se ci prepara ad affrontare in maniera adattiva un pericolo; è patologica quando, essendo persistente e intensa, interferisce con la nostra prestazione, causando disturbi e angoscia eccessiva, o quando è associata a eventi neutri, che non sono realmente pericolosi. Può essere anticipatoria di una minaccia, persistere dopo la cessazione del pericolo o presentarsi in assenza di una chiara minaccia.

La parola ansia deriva dal termine latino “anxius” che significa affannoso, inquieto e la radice di questo termine è quella del verbo latino “angere” che vuol dire stringere, soffocare. L’ansia infatti si caratterizza come una condizione di tensione, che si manifesta con timore, apprensione e spesso con manifestazioni fisiche quali tachicardia, sudorazione, vertigini, difficoltà a respirare normalmente.

Differenza tra ansia e paura. L’ansia è uno stato non collegato, almeno apparentemente, ad alcuno stimolo specifico; la paura invece presuppone un pericolo reale. L’American Psychiatric Association (1994) descrive l’ansia come : “ l’anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo futuro, accompagnata da sentimenti di disforia o da sintomi fisici di tensione. Gli elementi esposti al rischio possono appartenere sia al mondo interno che a quello esterno”.

Quindi la paura è una reazione funzionale ad affrontare un pericolo immediato, mentre l’ansia si pone l’obiettivo di affrontare una preoccupazione sulla verificabilità di un evento futuro. La paura ha un carattere di “immediatezza” mentre l’ansia un carattere di “previsione”. Entrambe non sono reazioni sbagliate anzi hanno un ruolo importante di adattamento: la paura è fondamentale perché ci consente di attivare tutte le risorse per affrontare un pericolo o fuggire da esso. L’ansia ci aiuta ad individuare minacce future e a predisporre dei piani per gestirle. L’ansia diventa disadattava quando la reazione è eccessiva o generalizzata a situazioni “neutre”.

Diagnosi. L’ansia può essere una risposta a fattori stressanti di tipo ambientale; può essere causata da alcuni disturbi fisici (ipertiroidismo, aritmie, asma, insufficienza cardiaca) o da farmaci (come i corticosteroidi, cocaina, amfetamine) o essere presente in comorbilità con altri disturbi mentali (depressione, disturbo bipolare, ADHD…).

Per tale motivo è importante una diagnosi differenziale: escludere (attraverso una consulenza medica: anamnesi, esame obiettivo, esami di laboratorio) che l’ansia sia dovuta a un disturbo medico generale o all’uso di farmaci. Escludere che essa sia dovuta a un altro disturbo mentale.

La diagnosi di Disturbo d’ansia è presente se:

  • Non sono riconosciute altre cause
  • La sensazione è molto angosciante e interferisce con il rendimento del soggetto
  • Non si interrompe spontaneamente in pochi giorni (durata superiore a sei mesi)

Disturbi D’Ansia categorizzati dal DSM-5

  • Disturbo d’ansia da separazione
  • Mutismo selettivo
  • Fobia specifica
  • Disturbo d’ansia sociale
  • Disturbo di Panico
  • Agorafobia
  • Disturbo d’ansia generalizzata
  • Disturbo d’ansia indotto da sostanze/farmaci
  • Disturbo d’ansia dovuto a un’altra condizione medica (n.s.)
  • Disturbo d’ansia con altra specificazione (n.s.)
  • Disturbo d’ansia senza specificazione (n.s.)

Il trattamento elettivo per la cura dei disturbi d’ansia è la psicoterapia che può essere associata a un trattamento farmacologico.

I farmaci maggiormente utilizzati come rimedi per l’ansia volti a tenere sotto controllo i sintomi sono:

  • gli antidepressivi SSRI;
  • gli ansiolitici;
  • i beta bloccanti per la gestione di particolare sintomi fisici dell’ansia.

American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Washington, DC: Author.

Cassano, G.B. (2006). Psicopatologia e clinica psichiatrica. UTET, Torino.

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